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La religione in un fiore

Progetto di religione cattolica

anno scolastico 2014-2015


 


 

 

"Le persone che sia amano
in modo totale e sincero
sono le più felici del mondo.
Magari hanno poco,
magari non hanno nulla,
ma sono persone felici.
Tutto dipende dal modo
in cui ci amiamo."

(Madre Teresa Di Calcutta)


 


 

La religione in un fiore è un percorso formativo mirato all’introduzione della realtà religiosa. Si sviluppa in una serie di unità didattiche che accompagneranno gli alunni per tutto l’anno scolastico.
  Sarà svolto attraverso varie attività di gioco, racconto,canto, disegno e terminerà con la realizzazione di un fiore da parte dei bambini.

 

 


 

L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA
SCUOLA DELL’INFANZIA

PREMESSA
L’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola dell’infanzia si prefigge di educare il bambino alla scoperta del valore e della dignità della propria persona, intende far comprendere al bambino che la propria vita, come tutto il creato, è un dono meraviglioso di Dio Padre. Così il DPR 11 febbraio 2010, per la scuola dell’infanzia, dice che «Le attività in ordine all’insegnamento della Religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. 
Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza».
L’ambiente di apprendimento, nel quale il bambino sviluppa (cresce, matura, opera), è caratterizzato da:
− lo spazio accogliente, curato, che parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco e di movimento.
− il tempo disteso, nel quale è possibile esplorare, dialogare, osservare,
ascoltare e crescere con sicurezza.
− la documentazione, permette di valutare i progressi dell’apprendimento
individuale e di gruppo.
− lo stile educativo, fondato sull’osservazione e sull’ascolto e sulla
progettualità collegiale.

L'educazione religiosa si inserisce, così, nel processo evolutivo e naturale della crescita, promosso e perseguito nella scuola dell'infanzia. 
Le attività di religione cattolica pongono particolare attenzione allo sviluppo globale della personalità dei bambini, promuovendo l’acquisizione della cultura religiosa secondo le esigenze personali di ogni alunno. 
Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza. Di conseguenza ciascun campo di esperienza, come stabilito nelle integrazioni alle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia relative all’insegnamento della religione cattolica, , viene così integrato:

Il sé e l’altro - Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

Il corpo in movimento - Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

Linguaggi, suoni e colori - Riconosce alcuni linguaggi simbolici e
figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

I discorsi e le parole - Impara alcuni termini del linguaggio cristiano,
ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

La conoscenza del mondo - Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio
Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

Il percorso educativo didattico rispetterà nell’operatività la capacità di
comprensione, d’interesse e di coinvolgimento emotivo e religioso dei bambini di 2 anni e mezzo, 3, 4 e 5 anni e prevederà ogni mese un argomento diverso.

Ogni percorso presenterà suggerimenti operativi differenti: racconti, storie tratte dalla Bibbia, giochi, attività manipolative,video, canti, disegni e approfondimenti saranno a disposizione per arricchire sempre di più la relazione con i bambini e con le loro famiglie.
Tutto questo sottolinea e richiama:
� La valenza culturale dell’Insegnamento della Religione Cattolica.
� Il suo contributo alla formazione integrale del bambino.

FINALITA’
� Aiutare il bambino nella reciproca accoglienza;
� Far emergere domande ed interrogativi esistenziali ed aiutare le
risposte;
� Educare a cogliere i segni della vita cristiana ed a intuirne i significati;
� Educare ad esprimere e comunicare con parole e gesti.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (da raggiungere nell’arco di tre anni di scuola dell’ infanzia)
1. Il bambino scopre il proprio nome come diritto primario a essere
riconosciuto dalla comunità.
2. Il bambino comprende che il creato è stato affidato all’uomo.
3. Il bambino intuisce che l’attesa è un momento di gioia.
4. Il bambino scopre i segni che anticipano il Natale e il significato del
presepe come tradizione cristiana per celebrare la nascita di Gesù.
5. Il bambino conosce la famiglia di Gesù e scopre il significato di famiglia.
6. Il bambino esplora le sue amicizie.
7. Il bambino scopre nelle parabole e nei miracoli la “grandezza” dell’amore di Gesù.
8. Il bambino intuisce il significato cristiano della Pasqua: tempo di gioia,
fratellanza e pace.
9. Il bambino scopre l’importanza della domenica, giorno di festa e
riconosce Maria come mamma di Gesù.

STRATEGIE DI INTERVENTO
� Partire dalle esperienze di vita e dagli interessi in atto nel bambino;
� Far leva sulle esperienze e sui “vissuti” per innestare nuove
conoscenze ed elaborazioni personali;
� Rispondere alle particolari caratteristiche e condizioni del singolo
bambino (attitudini e carenze), dopo un’adeguata rivelazione di livelli
di sviluppo;
� Creare un ambiente coerente in cui si riscontri sintonia di valori e di
comportamenti;
� Favorire nel bambino la possibilità di chiarire, ordinare ed organizzare le sue conoscenze;
� Dare all’ambiente scuola un tono di serenità e di accoglienza, di
libertà, che induca il bambino, ciascun bambino, a sentirsi a modo
suo, inventore e protagonista delle varie iniziative ed attività.

METODOLOGIA
Dal punto di vista metodologico gli interventi potranno iniziare con un gioco, un racconto, una canzone, oppure una conversazione o un dialogo su alcune immagini scoperti da bambini o trasmessi dall’insegnante.

VERIFICA
La verifica e la conoscenza si effettueranno con:
1. Conoscenza dei requisiti posseduti dal bambino al momento dell’ingresso nella scuola dell’infanzia;
2. Osservazione occasionale e sistematica che consentirà di valutare
l’esperienza dei bambini e di riequilibrare via via le proposte educative
secondo una progettazione aperta e flessibile;
3. Verifica periodica che accerterà le abilità e le competenze raggiunte.
I criteri adottati per la verifica sono i seguenti:
� Osservazione diretta del bambino durante le attività;
� Raccolta di elaborati grafico-pittorici sui contenuti proposti;
� Elaborati verbali: discussione - conversazione, ascolto di canzoni,
racconti e narrazioni;
� Confronto tra il rendimento iniziale e quello finale di ogni bambino;
� Confronto del livello raggiunto dal bambino in rapporto al gruppo della
stessa età, tenendo anche in considerazione eventuali svantaggi.
Alla fine di ogni unità di lavoro si prevedono momenti d’osservazione, in cui si analizzerà come i bambini hanno vissuto le esperienze programmate, come rappresentano espressivamente gli argomenti assimilati e come e quanto hanno interiorizzato i contenuti proposti.
Questo non solo per accettare i livelli di conoscenza acquisiti dai bambini, ma anche per verificare se la proposta didattica si è sviluppata secondo gli itinerari prestabiliti, se le iniziative previste hanno consentito di conseguire gli esiti educativi attesi con la possibilità di auto correzione di modifica e di miglioramenti costanti.
La programmazione annuale per la scuola dell’infanzia presenta un tema suddiviso mensilmente ed è così strutturata:

SETTEMBRE 2014

CAMPO DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro

UNITÀ DI LAVORO / 1 – TUTTI A BORDO VERSO L’ISOLA DELLA FELICITà

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Accompagnare il bambino nell 'inserimento scolastico per dare valore al mondo della scuola.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 - 4 - 5 anni: Conoscere bambini e genitori per un inserimento positivo di entrambi nella scuola.

CONTENUTI
- Io
- Gli altri
- La scuola

OTTOBRE 2014

CAMPO DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro

UNITÀ DI LAVORO / 2 – IN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL SEGRETO DELLA FELICITà

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Valorizzare nella scuola la presenza di ciascuno per vivere relazioni positive con gli altri.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 - 4 - 5 anni: Creare momenti di gioco/attività e partecipazione atti a favorire rapporti collaborativi
tra i bambini.

CONTENUTI
Sono accolto dagli altri
Accolgo gli altri

NOVEMBRE 2014

CAMPO DI ESPERIENZA
La conoscenza del mondo

UNITÀ DI LAVORO / 3 – LE BELLEZZE DEL CREATO

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Scoprire la presenza di Dio Creatore per sperimentare sentimenti di gratitudine e di stupore.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 anni: Scoprire le bellezze della natura e intuire che le creature sono opere di Dio.
4 anni: Osservare il mondo e intuire il rapporto d’amore che esiste tra Dio e le sue creature
5 anni: Scoprire il ruolo dell’uomo nell’universo creato da Dio.

CONTENUTI
Gli altri: dono di Dio
Il mondo: dono di Dio
La vita: dono di Dio

DICEMBRE 2014

CAMPO DI ESPERIENZA
I discorsi e le parole

UNITÀ DI LAVORO / 4 – CACCIA AL TESORO SULL’ISOLA ALLA SCOPERTA DELLA LIETA NOTIZIA

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Conoscere l’evento della nascita di Gesù per viverla come dono di Dio agli uomini.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 anni: Collegare il senso della festa alla nascita di Gesù.
4 anni: Ascoltare brani del Vangelo e cogliere il significato dei doni dei pastori e dei re magi.
5 anni: Comprendere che vivere la nascita di Gesù significa accogliere gli altri come fratelli.

CONTENUTI
Dio ci promette un dono:
L’annuncio
L’attesa
La nascita
L’adorazione dei pastori e dei Re magi

GENNAIO 2015

CAMPO DI ESPERIENZA
I discorsi e le parole

UNITÀ DI LAVORO / 5 – GESU’ BIMBO COME ME

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Conoscere alcuni episodi dell’infanzia di Gesù per scoprire uguaglianze e differenza con la propria.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 anni: Scoprire che anche Gesù è vissuto in una famiglia.
4 anni: Riconoscere che all’interno di ogni famiglia tutti hanno un ruolo.
5 anni: Cogliere il valore della crescita e dell’amicizia.

CONTENUTI
Infanzia di Gesù a Nazareth
Il mondo di Gesù - il mio mondo

FEBBRAIO 2015

CAMPO DI ESPERIENZA
I discorsi e le parole

UNITÀ DI LAVORO / 6 – : Gesù, un Maestro che insegna e aiuta.

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Conoscere la figura di Gesù adulto per comprenderne il messaggio e la missione nel mondo.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 anni: Intuire che la bontà di Gesù insegna a essere e a crescere buoni.
4 anni: Riconoscere nei gesti e nelle parole di Gesù i segni della sua bontà.
5 anni: Riconoscere Gesù come esempio di vita e di amore.

CONTENUTI
Gesù inizia la sua missione:
- sceglie gli Apostoli,
- racconta le parabole,
- compie i miracoli.

MARZO 2015

CAMPO DI ESPERIENZA
I discorsi e le parole

UNITÀ DI LAVORO / 7 – LA NATURA SI RISVEGLIA : LA PASQUA DEI CRISTIANI

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Conoscere gli eventi pasquali per vivere la Risurrezione di Gesù come festa della salvezza, del
perdono e dell’amore.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 anni: Intuire i significati dei simboli pasquali.
4 anni: Scoprire con gioia la risurrezione di Gesù.
5 anni: Ascoltare brani del Vangelo e cogliere il significato della morte e risurrezione di Gesù.

CONTENUTI
Risveglio della natura.
Segni e simboli della Pasqua cristiana.
La Pasqua di Gesù.

APRILE 2015

CAMPO DI ESPERIENZA
Linguaggi, creatività, espressione

UNITÀ DI LAVORO / 8 – SIAMO TANTI, SIAMO DIVERSI : PACE.

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Evidenziale alcune caratteristiche di Gesù per scoprire il suo messaggio di pace e di fratellanza.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 anni: Intuire il valore della pace a casa e a scuola.
4 anni: Individuare gesti di pace nel rapporto con gli altri.
5 anni: Comprendere che solo vivendo in pace si può costruire un mondo in cui regna il rispetto e la
fiducia.

CONTENUTI
Gesù risorto ha detto: «Pace a voi».
«Pace: vuol dire…».

MAGGIO 2015

CAMPO DI ESPERIENZA
I discorsi e le parole

UNITÀ DI LAVORO / 9 – UNA MAMMA SPECIALE

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Conoscere la figura di Maria per scoprirla come madre non solo di Gesù, ma anche di tutti gli
uomini.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 anni: Vedere in Maria un esempio di amore per tutti.
4 anni: Conoscere episodi evangelici sulla vita di Maria.
5 anni: Riconoscere che Maria è modello di vita per i cristiani.

CONTENUTI
Maria: madre di Gesù.
Maria: madre dei cristiani.
Maria: madre della Chiesa.

GIUGNO 2015

CAMPO DI ESPERIENZA
Il corpo in movimento

UNITÀ DI LAVORO / 10 UN GIORNO SPECIALE ED UN EDIFICIO SPECIALE

TRAGUARDI DI COMPETENZA
Conoscere i luoghi e i segni della vita e della comunità cristiana per comprendere che la Chiesa è una
comunità su Gesù sempre vivo e presente nel mondo.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 anni: Scoprire che la domenica è il giorno di festa della comunità cristiana.
4 anni: Intuire il rapporto che esiste nel vivere in famiglia, in gruppo e nella Chiesa.
5 anni: Individuare i gesti e i riti che uniscono la comunità cristiana.

CONTENUTI
Edificio chiesa: esterno e interno.
Chiesa: comunità dei Cristiani, luogo di incontro e di preghiera.

 

 

 

 

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